Sintomi nelle malattie ano-rettali

Sanguinamento

Sanguinamento: può essere accompagnato o meno a dolore a riposo o durante la defecazione.

Il sanguinamento senza dolore è probabile che provenga da gavoccioli emorroidari ulcerati, ma bisogna ipotizzare altre cause, tra le quali polipi sanguinanti o tumori ulcerati.

Il sanguinamento che avviene con dolore durante la defecazione è spesso dovuto a ragade anale.

Se il sanguinamento è associato a dolore addominale, febbre, astenia, malessere diffuso, è possibile pensare ad una malattia infiammatoria cronica intestinale o ad un episodio di diverticolite.

Dolore

Il dolore è in genere intenso in caso di ragade anale. Se la ragade non è dolorosa sospettare una ulcerazione sifilitica o di altra natura.

Le emorroidi possono dare dolore quande sono trombizzate o molto tese ed esterne (presenza di un coagulo all'interno del gavocciolo emorroidario). In questo caso il sanguinamento determina una risoluzione parziale della sintomatologia dolorosa.

Prurito

Il prurito in genere si accompagna ad altri disturbi. Può essere isolato nelle forme psicosomatiche nelle quali il soggetto tende al grattamento insistente, procurandosi lesioni. In questo caso si parla di prurito idiopatico criptogenetico.

L'eccessiva sudorazione e la cattiva igiene possono far proliferare batteri o funghi che si rendono responsabili di dermatiti eczematose (anite).

Bruciore

Il bruciore è un sintomo che può accompagnare tutte le patologie ano-rettali.

Tenesmo

Il tenesmo è un sintomo particolarmente fastidioso, caratterizzato dalla sensazione di non avere svuotato completamente l'alvo. Si può associare alle emorroidi soprattutto se con complicanze quali ucerazioni o nelle emorroidi associate a prolasso. 

I polipi e i carcinomi possono dare questo sintomo, spesso associato a sanguinamento.

Cambiamento di colore delle feci

Il colore delle feci può essere indicativo di una serie di patologie, alcune delle quali più gravi.

Il colore nero-piceo è indicativo di sanguinamento gastro-duodenale.

Il colore bianco-cretaceo è indicativo di ittero ostruttivo.

Il colore rossastro è indicativo d sanguinamento colon-rettale.

Consistenza delle feci

Le feci normali sono composte, cilindriche, del peso di 50-200 gr, di colore marrone e odore sui generis. Talvolta la forma può variare in rapporto a particolari condizioni non necessariamente patologiche. Tuttavia, quando lo scostamento dalla normalità è più frequente del previsto, allora la forma diviene indicativa di particolari stati patologici. La diarrea se persistente può sottendere malattie infettive come la salmonellosi, la diarrea del viaggiatore, il colera, forme cosiddette influenzali legate a virus ecc. ecc.

Le cosiddette feci caprine, caratterizzate da palline piccole e di consistenza dura, sono da attribuire alla stitichezza.

Altre forme che più risaltano agli occhi sono le feci a "tagliatella", che troviamo nei restringimenti di varia natura e nelle stenosi, ma anche nelle forme funzionali spastiche.

Frequenza dell'alvo

La frequenza normale varia da una a tre scariche di feci normoconformate al giorno fino a 1 scarica normale ogni tre giorni. Si parla di diarrea quando si ha uno scostamento in aumento della frequenza di scariche, con feci di solito meno consistenti fino a diventare liquide. Tuttavia la consistenza potrebbe essere inizialmente conservata.

Diversamente, la stipsi è caratterizzata dalla riduzione della frequenza delle scariche oppure da una difficoltà nella emissione di feci normali, le quali tendono ad essere più dure perchè disidratate.

La stipsi si distingue in rettale e colica. La stipsi rettale si ha per ridotta sensibilità del retto alla distensione e mancato rilassanmento del pavimento pelvico. Tale condizione conduce o è associata al megaretto. La stipsi colica è dovuta al rallentamento del transito colico che esula da alterazioni ano-rettali.

Manuale di proctologia - Paolo Gadioli. Ed Minerva Medica - 1996